LIBRI
1 aprile
ESCE IL LIBRO CHE RACCONTA ALBERTO SORDI NEL SUO LATO PRIVATO, SCRITTO DAL CUGINO
IGOR RIGHETTI
L'editore Rubbettino anticipa il debutto (inizialmente previsto il 9 aprile): il volume, in attesa che le librerie riaprano, è uscito online il 30 marzo, sul sito dell'editore con uno sconto del 15% e con le copie autografate dall'autore nonché in versione eBook in tutti gli eBookstore online.
Un viaggio di scoperta sul grande attore tra amori nascosti, manie, passioni, rimpianti, confidenze su altri protagonisti del cinema italiano (da Manfredi a Verdone) arricchito da foto esclusive, alcune mai viste, provenienti dagli album di famiglia di Righetti e da Reporters Associati & Archivi. Tra le testimonianze nel libro (che ha la prefazione di Gianni Canova) quelle di Patrizia De Blanck che ebbe con Sordi una love story nei primi anni '70; del medico di famiglia e amico Rodolfo Porzio; di vari cugini di Sordi e, fra gli altri, di Rino Barillari, Pippo Baudo, Elena de Curtis (nipote di Totò), Sandra Milo e Rosanna Vaudetti.
Un ritratto con molti sguardi intimi, dai drammi famigliari alla riservatezza dell'attore sulle donne della sua vita. Non mancano le curiosità come l'abitudine di farsi comprare i vestiti dalla sorella Aurelia o la passione per la tavola: era ghiotto di piatti semplici, pastasciutta (in particolare spaghetti al pomodoro con le polpette), anguria e Nutella (che metteva anche nel caffellatte). "Con la minestra di verdure aveva un pessimo rapporto, dato che era il piatto che la madre gli faceva spesso da bambino a causa delle ristrettezze economiche. Non mangiava mai i funghi in quanto lo terrorizzavano: li riteneva tutti velenosi".
Per Righetti, Sordi aveva il rimpianto di non essere stato candidato dall'Italia agli Oscar: "Lui ci sperava ancora ad averne uno. Ci raccontò che Charlie Chaplin lo aveva ricevuto a 83 anni. Alberto, invece, è morto a quasi 83 anni, ma l'ambita statuetta non è mai arrivata". Anche per questo l'autore si è attivato per far valutare all'Academy la possibilità di attribuirgli un Oscar postumo. In carriera Sordi non ha mai voluto interpretare politici, perché "diceva che recitavano già loro e che sarebbe stata una sovrapposizione inutile", spiega Righetti, che offre con il libro anche il cd della canzone che ha dedicato a Sordi, "Alberto nostro", della quale è compositore e interprete assieme a Samuele Socci.
Negli anni' 50, la Democrazia Cristiana "gli chiese di fare il sindaco di Roma. Pur cattolico, declinò l'invito. Altre proposte di entrare in politica le ricevette un po' da tutti i partiti. Affermava che nell'Italia politica degli ultimi anni ci fosse tanta mediocrità".
E in un'intervista a Donatella Baglivo aveva commentato la scelta di Berlusconi di scendere in campo: "Non gli mancava nulla, era già un uomo di potere, chi gliel'ha fatto fare?".
Patrizia De Blanck sottolinea come l'attore, gelosissimo del suo privato, avrebbe preferito la sua casa andasse "a un istituto religioso che accoglieva bambini privi di famiglia.
"Questo era Alberto Sordi che ho conosciuto io".
Tanti i racconti (a smentire ancora una volta, la maldicenza girata per anni, che fosse avaro) sulla sua grande generosità, come quello di Sabrina Sammarini, figlia di Anna Longhi , alla quale Sordi cambiò la vita, quando, da sarta negli Studi ex Safa Palatino, la scelse per farle interpretare sua moglie in film come 'Dove vai in vacanza?' e Il tassinaro': "Il signor Sordi aiutò tanto mio fratello Maurizio, gravemente malato - ricorda - Era molto presente ma voleva sempre restare nell'ombra. Sapeva che mia madre aveva speso tutti i suoi guadagni per le cure di Maurizio (...). A volte il signor Sordi la chiamava anche soltanto per prendere un caffè o un tè da lui oppure, al mattino, andavano in chiesa insieme".
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31 marzo
NASCE MICROGRAMMI, LA NUOVA COLLANA DIGITALE MARCATA ADEPLHI
Tra i primi titoli, tutti a 1,99 euro, un testo inedito per l'Italia: 'Dolore', uno degli ultimi scritti di V.S. Naipul che è anche uno dei più diretti e personali dello scrittore, apparso per la prima volta sul 'New Yorker' del 6 gennaio 2020. E poi 'Un delitto in Gabon' di George Simenon che viene anticipato insieme a 'La linea del deserto'. Sono due dei cinque "racconti esotici" scritti a La Rochelle nel 1938 che Adelphi riunirà nel volume 'La linea del deserto', apparsi in fascicoli settimanali nella collana 'Police-Roman' tra il 1938 e il 1939.
Anticipazione in digitale anche per 'Fratelli' e 'Il figlio', due racconti del Nobel per la Letteratura russo Ivan Bunin dalla raccolta 'Il signore di San Francisco', con scritti tra il 1911 e il 1919.
"Per chi li fa e chi li legge i libri sono - volendo usare il titolo di uno degli ultimi che siamo riusciti a stampare - una forma di concupiscenza. Di cui non è facile liberarsi, anche in circostanze avverse. Specie in circostanze avverse. Costretti alla clandestinità, i libri prosperano. È già accaduto non poche volte - e adesso tentiamo di farlo succedere di nuovo" sottolinea in una nota la Adelphi.
In 'Microgrammi', sia che si tratti di racconti tratti da volumi più ampi o di brevi inediti, "abbiamo cercato di dare a questi minuscoli libri la forma non di un estratto, ma appunto di un libro autonomo, per quanto in miniatura. È una deformazione professionale, verosimilmente: ma ci ostiniamo a rimanerle fedeli" spiega la casa editrice.
QUI SOTTO TROVATE I LINK PER L'ACQUISTO CHE VI RIPOTANO SUL SITO UFFICIALE DI ADEPLHI.
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29 marzo
ESCE IL VOLUME CHE RACCONTA PASOLINI COME GIORNALISTA
E' uscito, pubblicato da Marsilio, il libro ''Gettiamo il nostro corpo nella lotta. Il giornalismo di Pier Paolo Pasolini'', a cura di Luciano De Giusti e Angela Felice: indaga in tutte le sue fasi e le sue forme l'impegno giornalistico di Pasolini. Un'attività cospicua e febbrile che qui viene per la prima volta sistematicamente analizzata, una ricognizione puntuale frutto del doppio convegno di studi che si tenne a Casarsa (Pordenone) organizzato dal Centro studi Pasolini, nel novembre 2017 e nell'aprile 2018.
Nel suo insieme il volume approfondisce l'evoluzione dello sguardo di Pasolini sulla realtà, soprattutto italiana, in stretta correlazione con i cambiamenti del contesto storico, le mutazioni di quello antropologico, gli sviluppi del sistema culturale e politico. Tante le voci di studiosi, scrittori e professionisti dell'informazione che riflettono sullo specifico apporto di Pasolini alla pratica giornalistica.
L'impegno giornalistico di Pasolini ne contrassegna tutta la vita adulta: ha inizio negli anni della formazione universitaria e si prolunga fino alle soglie della morte con i celebri Scritti corsari. Tale cospicua e febbrile attività viene qui per la prima volta sistematicamente indagata in tutte le sue fasi e forme.
Attraverso le voci di studiosi, scrittori e professionisti dell'informazione si riflette sullo specifico apporto di Pasolini alla pratica giornalistica sulla quale imprime, con la passione di sempre, il marchio inconfondibile della sua sensibilità.
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27 marzo
PAOLO GIORDANO: VIAGGIO NEL "CONTAGIO"
Lo scrittore e il fisico trovano un felice sodalizio nell'instant book di Paolo Giordano 'Nel contagio' (Le Vele Einaudi) che riesce a farci capire tante cose dell'emergenza che stiamo vivendo a causa del Covid -19 e nello stesso tempo ci mette davanti a noi stessi e alle scelte del mondo globalizzato.
Il libro è disponibile dal 26 marzo in versione ebook, in cartaceo in abbinata con il Corriere della Sera e anche in audiobook su Audible.
Come in una sorta di diario, dal 29 febbraio alla prima settimana di marzo, l'autore de 'La solitudine de i numeri primi', Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima, con un dottorato in fisica, mostra la faccia e i pericoli del "primo virus nuovo a manifestarsi così velocemente su scala globale". Ci fa vedere la sua audacia e sfacciataggine di Covid-19 che "ci svela qualcosa che prima sapevamo ma faticavamo a misurare: la molteplicità di livelli che ci collegano gli uni agli altri, ovunque, nonché la complessità del mondo che abitiamo, delle sue logiche sociali, politiche, economiche, ma anche interpersonali e psichiche".
E così è proprio il nostro stile di vita, rapido ed efficiente, diventa il nostro principale nemico. Forniamo una rete di trasporto formidabile e capillare al coronavirus. "Nel contagio, la nostra efficienza è anche la nostra condanna" dice Giordano e sottolinea: "Il vagare simultaneo di sette miliardi e mezzo di persone: ecco la rete di trasporti dei coronavirus". Ci invita anche a riflettere sul fatto che "l'epidemia cambia se cambiamo noi" e che "le epidemie, prima ancora che emergenze mediche, sono emergenze matematiche".
In poco più di 60 pagine, lo scrittore risponde alle domande che tutti ci facciamo: "Come si ferma qualcosa che cresce sempre più in fretta? "Con molta forza. Con molto sacrificio. Con molta pazienza". E il contagio, come si ferma? "Con un vaccino". E se non c'è ? "Con ancora più pazienza".
'Nel contagio' diventa sempre più evidente che torniamo ad essere una comunità dove ognuno di noi ha delle responsabilità nei confronti degli altri. Quello che facciamo non riguarda soltanto noi stessi e dovrebbe essere una lezione anche per il futuro.
Giordano, che è nato nel 1982, quando si è manifestato il primo caso di Aids, ha deciso "d'impiegare questo vuoto scrivendo" soprattutto per un motivo: "non voglio perdere ciò che l'epidemia ci sta svelando di noi stessi".
E purtroppo tra litigi, ipotesi, rabbia e odio verso i cinesi, ipotesi di virus creati in laboratorio, quello che viene fuori è che "la colpa è tutta nostra. La nostra aggressività verso l'ambiente rende sempre più probabile il contatto con questi patogeni nuovi, patogeni che fino a poco tempo fa se ne stavano tranquilli nelle loro nicchie naturali".
E "Chi di noi può sapere cos'hanno liberato gli incendi smisurati in Amazzonia dell'estate scorsa?" dice lo scrittore. E ancora: "Chi è in grado di prevedere cosa verrà dall'ecatombe più recente di animali in Australia? Giordano si spinge ancora più in là: "Posso aggiungere ora, spassionatamente, che quanto sta accadendo con la Covid-19 accadrà sempre più spesso. Perché il contagio è un sintomo. L'infezione è nell'ecologia". E se la scienza ci ha deluso, ricordiamoci che "il dubbio per la scienza è più sacro anche della verità".
I proventi dell'autore andranno alla creazione di due borse di studio presso la Sissa - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste:
- La prima sull'intelligenza artificiale e l'analisi dei dati applicate all'epidemiologia e riservata a dottori di ricerca italiani e stranieri che abbiano da poco concluso il loro percorso di PhD;
- La seconda riservata a data journalist italiani per un'indagine sull'epidemia di Covid-19 nel nostro paese.
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26 marzo
#IoEscoConLaFantasia,
MONDADORI LANCIA LA CAMPAGNA PER "VOLTARE PAGINA"
La nuova quotidianità domestica può diventare monotona e impegnativa; almeno possiamo evadere con la fantasia, affidandoci alla lettura di un buon libro.
#IoEscoConLaFantasia: questo il messaggio rivolto alle famiglie italiane dal Gruppo Mondadori che, attraverso una campagna di comunicazione, vuole dimostrare a tutti la propria vicinanza in questi giorni di tensione e distanza forzata dalle persone care, dagli amici e dalle proprie abitudini quotidiane.
Al centro della narrazione dello spot, l'importanza e il valore della lettura, ora più che mai. I libri, anche in questa particolare situazione di emergenza, possono fornire a tutti, adulti e bambini, uno strumento di svago e intrattenimento, di riflessione, apprendimento e arricchimento personale, contribuendo alla diffusione delle idee e della cultura.
Lo spot ideato dal Gruppo Mondadori, vuole ricordare - con tono positivo e strappando anche un sorriso - che leggere permette di crescere e liberare la mente.
Tra le pagine di un libro si possono vivere infinite storie senza uscire di casa.
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25 marzo
DANTEDì, LA GIORNATA DEDICATA AL NOSTRO SOMMO POETA DANTE ALIGHIERI: UNA CELEBRAZIONE SOCIAL
La proposta di dedicare a Dante una giornata celebrativa incontra l’interesse di tanti. Dante dà nome alla Società Dante Alighieri, fondata nel 1889 da Giosue Carducci per difendere l’identità degli emigrati nel mondo. La Società lavora in questo senso da 130 anni e conta oggi circa 400 comitati e tante scuole ovunque. La sua missione resta l’insegnamento dell’italiano non solo agli emigrati e ai loro figli, ma anche a chi è attratto dalla lingua e dal vivere all’italiana.
Infatti Dante è un simbolo del «mondo italiano», molto prima dell’unità politica del Paese, che però si proietta verso il futuro e rappresenta un giacimento di poesia, umanità e mondo spirituale, ancora in parte da esplorare. È simbolo, in qualche modo, di «preveggenza», di un rapporto positivo tra passato e futuro: il poeta immagina la redenzione del Purgatorio, dando forma letteraria alla speranza di poter «rimediare» agli errori e ai limiti, in un modo che pochi decenni prima non esisteva. Dante ha fondato la visione di un’umanità più giusta e positiva. È una visione «italiana» in senso profondo. Del resto si celebrano le identità culturali associate alla grande poesia di autori come Cervantes o Shakespeare.
Molti lo conoscono. Tuttavia bisogna conoscerlo sempre meglio, perché la ricchezza letteraria della sua opera non si esaurisce e non si sintetizza. È come una Bibbia, che va letta e riletta: allora si scoprono messaggi e significati nuovi. Insegna una lettura che è un metodo per fare cultura, anche per i non specialisti.
La giornata sarà significativa non solo per la Dante Alighieri, da cinque generazioni impegnata nella salvaguardia della cultura italiana nel mondo. Sarà soprattutto una «festa» per gli italiani e per quanti guardano con simpatia al «mondo italiano» in tutto il suo spessore.
Il 25 Marzo quindi, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia, si celebra per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal Governo.
L’appuntamento è per le 12 di mercoledì 25 marzo orario in cui siamo tutti chiamati a leggere Dante e a riscoprire i versi della Commedia. Il Ministero dell’Istruzione inviterà docenti e studenti a farlo durante le lezioni a distanza. Ma la richiesta è rivolta a ciascun cittadino. E le 12 saranno l’orario di punta: le celebrazioni, seppur a distanza, potranno proseguire durante tutta la giornata sui social, con pillole, letture in streaming, performance dedicate a Dante, con gli hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante.
“Questa prima edizione avviene in un momento particolarmente difficile. Le tante iniziative già previste si spostano sulla rete. Per questo rivolgo un appello agli artisti: il 25 marzo leggete Dante e postate i vostri contenuti. Dante è la lingua italiana, è l’idea stessa di Italia. Ed è proprio in questo momento che è ancor più importante ricordarlo per restare uniti”.
“Questa prima edizione avviene in un momento particolarmente difficile. Le tante iniziative già previste si spostano sulla rete. Per questo rivolgo un appello agli artisti: il 25 marzo leggete Dante e postate i vostri contenuti. Dante è la lingua italiana, è l’idea stessa di Italia. Ed è proprio in questo momento che è ancor più importante ricordarlo per restare uniti”.
Ha dichiarato il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.
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24 marzo
AUTOBIOGRAFIA DI WOODY ALLEN AI VERTICI DEGLI STORE ONLINE
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A meno di 24 ore dalla pubblicazione in ebook, l'autobiografia di Woody Allen, 'A proposito di niente', pubblicata in anteprima mondiale da La Nave di Teseo, ha raggiunto subito i vertici dei principali store on line. E' al primo posto di iBooks, terzo ma in ascesa su Amazon, e in rapidissima salita su Ibs, Kobo e nelle altre piattaforme.
Uscita il 23 marzo in ebook (euro 15,99), l'autobiografia sarà in libreria in edizione cartacea di 400 pagine (euro 22) il 9 aprile nella Collana Oceani de La Nave di Teseo, tradotta da Alberto Pezzotta.
Woody Allen, che in sessant'anni di cinema ha scritto e diretto cinquanta film, recitando in molti di essi, in 'A proposito di niente' racconta con ironia e guizzi creativi dei suoi primi matrimoni, con una fiamma della giovinezza e poi con l'amata e divertente Louise Lasser, che evidentemente adora ancora. Racconta anche della sua storia e dell'amicizia eterna con Diane Keaton. Descrive la sua relazione personale e professionale con Mia Farrow, che ha dato vita a film divenuti classici fino alla loro burrascosa rottura. Afferma di essere stato il più sorpreso di tutti quando a 56 anni è iniziata una relazione romantica con la ventunenne Soon-Yi Previn, diventata una storia d'amore appassionata e un matrimonio felice che dura da oltre ventidue anni.
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23 marzo
EMILY GUNNIS, "LA FIGLIA DEL PECCATO": CASO EDITORIALE IN GRAN BRETAGNA IN CIMA ALLE CLASSIFICHE
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Traduttore: Elisabetta Valdré
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 20 febbraio 2020
Pagine: 348 p., Rilegato
Un esordio e un libro che mescola insieme crime, romanzo e un pizzico di thriller.
Due gemelle Kitty e Elvira costrette a separarsi appena nate che si ritrovano una notte all'età di soli 8 anni per dividersi per sempre. Un mistero rimasto sepolto per altri 60 anni, vite di altre giovani donne che si incrociano con le loro. Una sola possibilità di salvezza.
Sussex, 1956. È calata la notte. Al convento di Saint Margaret tutte le luci sono spente e regna il silenzio. Protetta dal buio, Ivy si aggira furtiva per i corridoi. Spera di trovare una via di fuga dalla prigione che le ha tolto il suo unico figlio senza darle nemmeno il tempo di abbracciarlo. Per lei non c'è più possibilità di salvezza, ma forse può ancora aiutare Elvira, l'unica bambina cresciuta tra quelle mura. La piccola ha appena scoperto di avere una sorella gemella Kitty, e vuole raggiungerla a tutti i costi. Ma scappare da Saint Margaret sembra impossibile.
Il convento si fregia di essere una casa di accoglienza per ragazze madri che qui si rifugiano per dare alla luce neonati destinati all'adozione. In realtà, è una fortezza che nasconde oscuri segreti. Un luogo in cui centinaia di giovani donne sono private degli affetti e della libertà, vittime di atrocità di cui nessuno ha mai saputo nulla.
Da allora sono passati sessant'anni e tutta la verità su Saint Margaret è ora contenuta in una lettera di Ivy. Poche righe scritte con mano tremante che Samantha, madre single e giornalista in cerca di uno scoop, rinviene tra le mani della nonna 'Nana' con la quale vive insieme alla bisnipote di soli 4 anni, Emma.
Non appena legge la prima delle tante lette che seguiranno Sam, si rende conto di avere per le mani quello che aspetta da tempo: una storia che ha bisogno di essere raccontata. Sa che quel compito spetta a lei. Ma Samantha deve fare in fretta. Il convento sta per essere abbattuto e la verità rischia di restare sepolta sotto le macerie.
Sam, in cerca della sua grande occasione, sa che c'è una grande storia dietro le lettere e più scava più diventa chiaro che c'è un mistero di morte sospette che coinvolgono il convento.
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Emily Gunnis confeziona un esordio, ricco di colpi di scena e suspense, basato su una serie di fatti realmente accaduti in Irlanda tra il diciottesimo e il ventesimo secolo, La figlia del peccato è un romanzo che ci parla dei sacrifici che una madre è disposta a fare pur di proteggere il proprio figlio, ma dove non mancano il rancore, l'odio e la vendetta più spietata.
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21 marzo
A MAGGIO USCIRA' LA PRIMA EDIZIONE DE "IL NOME DELLA ROSA" PER CONTO DE "LA NAVE DI TESEO"
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Editore: Bompiani
Collana: Tascabili narrativa
Anno edizione: 2019
Formato: Tascabile
In commercio dal: 14 febbraio 2018
Pagine: 624 p., Brossura
A 40 anni dalla prima edizione nel 1980, il suo bestseller mondiale, 'Il nome della rosa' torna per la prima volta in libreria, a maggio 2020 per La nave di Teseo, con i disegni preparatori realizzati dallo scrittore.
Per volontà di Eco i diritti dei suoi romanzi verranno ceduti via via a La nave di Teseo. Il 2020 sarà l'anno de 'Il nome della rosa' di cui scadono a marzo. Stanno progettando un'edizione che contenga anche alcuni disegni preparatori che Eco aveva fatto di ambienti, oggetti, abiti, personaggi. Un'edizione che dà conto del pensiero e dello studio che sta dietro la costruzione di un grande romanzo.
Per volontà di Eco i diritti dei suoi romanzi verranno ceduti via via a La nave di Teseo. Il 2020 sarà l'anno de 'Il nome della rosa' di cui scadono a marzo. Stanno progettando un'edizione che contenga anche alcuni disegni preparatori che Eco aveva fatto di ambienti, oggetti, abiti, personaggi. Un'edizione che dà conto del pensiero e dello studio che sta dietro la costruzione di un grande romanzo.
Prima di scrivere 'Il nome della rosa' Eco aveva buttato giù degli schizzi. Si immaginava i personaggi, come sarebbe stata l'Abbazia, la biblioteca. Lui lo chiamava l'arredo prima della scrittura. E' una documentazione visiva del suo modo di lavorare.
Questa mazzetta di disegni rimasti nel suo cassetto sono stati fatti presumibilmente tra il 1976-77. Nel 1978 ha cominciato a scrivere 'Il nome della rosa' e nel 1980 lo ha pubblicato. Saranno una ventina di pagine. Verranno messi dopo le postille con una nota.
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TORNA IL ROMANZO DEL 1986 CON UNA NUOVA TRADUZIONE
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Editore: Adelphi
Collana: Fabula
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 27 febbraio 2020
Pagine: 149 p., Brossura
Uno scherzo che diventa un incubo. Un uomo qualunque che decide di tagliarsi i baffi che porta da lungo tempo per fare una sorpresa alla moglie Agnes - che immagina la sua reazione, prima che lei torni a casa, e quella dei suoi amici. Ma nessuno si stupisce, nessuno nota cambiamenti in lui. Agnes arriva addirittura ad affermare di non aver mai visto quei baffi che lui si sarebbe tagliato.
In un crescendo di elucubrazioni ci troviamo dentro le supposizioni cervellotiche del protagonista che cerca le foto in cui è ritratto con i baffi, ma neppure quello sarà utile a dimostrare che aveva i baffi. E il passo che lo porterà a convincersi di essere vittima di un complotto è breve. Quando sua moglie gli dice: "Sai bene che non hai mai avuto i baffi. Smettila, per favore" il protagonista arriva a pensare che lei sia impazzita, di essere diventato pazzo lui o che lo siano tutti i suoi amici.
Ma è la paranoia la nota dominante de 'I baffi' in cui la banalità del quotidiano viene stravolta e smascherata, dove il protagonista è preda di folli pensieri che vorrebbero riportare alla razionalità qualcosa che ormai viaggia nel territorio dell'irrazionale.
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