Claudia Casanova: Storia di un fiore - Recensione
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 10 ottobre 2019
Pagine: 203
Lingua originale: spagnolo
Prezzo: 15€
Notizie sull’autore: Claudia Casanova (Barcellona, 1974) si è laureata in Econimia e Traduzione. Lavora in editoria, come editor e traduttrice. Membri dell’American Historical Association, ha scritto quattro romanzi storici e collabora con radio e giornali di divulgazione storica, sia spagnoli che internazionali. Molto apprezzato dai librai e dai blogger, che hanno innescato un ottimo passaparola, in Spagna “Storia di un fiore” è entrato nelle classifiche dei romanzi storici più venduti nelle catene El Corte Inglés e Casa del libro.
“Sceglierò la mia strada nella vita e la coprirò di fiori”.
Così si conclude il romanzo storico di Claudia Casanova ambientato nella Spagna di fine Ottocento: una storia ambientata all’interno di una famiglia benestante in cui sono protagoniste due sorelle, Alba e Luisa, entrambe amanti della natura, una passione ereditata dalla madre Mercedes che da semplice curiosità si trasforma prima in un assiduo interesse e poi in uno spietato studio. Tutto ciò appare decisamente strano, bizzarro e forse anche rozzo per due fanciulle di quel periodo che - secondo i canoni della società dell’epoca - dovevano preoccuparsi unicamente di un papabile matrimonio, di seguire l’etichetta e in un futuro prossimo di badare a marito e a figli.
Alba è il personaggio principale intorno al quale si sviluppa il racconto: nella prima pagina del libro la troviamo pronta alle nozze - in attesa di quel cruciale momento che stravolge la vita di una donna - affacciata alla finestra osservatrice di un paesaggio che emoziona, immersa nei pensieri di un ricordo che nasconde dentro di sé e che non può confessare. Improvvisamente riceve un dono di nozze: una piccola borsa di velluto che contiene un medaglione con un fiore intarsiato e una scritta che recita le parole: “Bianca, come la tua pelle”.
Chi ha inviato questo oggetto così insolito e particolare?
E soprattutto, per quale motivo?
Perchè proprio ora?
Ecco allora che a partire dal capitolo successivo si viene catapultati indietro di tre anni quando Alba, sua sorella e la madre Mercedes decidono di trasferirsi a Teruel in attesa del padre che nel frattempo sta lavorando come dirigente di una compagnia ferroviaria prossima al successo nazionale. Proprio così, grazie al ruolo di prestigio di Eduardo e dei suoi investimenti, la famiglia di Alba riesce a vivere in una certa agiatezza economica all’interno di una casa che sa di cultura, che sa di eleganza. Ma è Mercedes tuttavia il vero artefice di tale raffinatezza in quanto aveva studiato da bambina in un collegio in Austria.
Dal giorno in cui iniziò le lezioni e vide per la prima volta un mappamondo sulla scrivania nacque in lei un profondo interesse nel viaggiare, nell’esplorare tutti i vari luoghi e tutti i vari fiumi possibili da osservare. Tutto ciò rimase però un sogno irrealizzato perchè Mercedes alla fine si sposò, ebbe due figlie e perciò le sue necessità cambiarono. Sebbene Eduardo non le avesse mai proibito di coltivare i propri interessi, sebbene non le avesse mai mostrato un atteggiamento ostile da marito-padrone, lei capì che il suo ruolo ora era diventato quello di moglie e di madre. Tuttavia sollecitò nelle figlie un amore profondo per la natura e infuse ideali quali l’emancipazione e l’educazione femminile.
Alba ebbe fin da subito una passione travolgente per la botanica: le passeggiate in campagna erano un evento ormai di routine; si apprestava a disegnare delle erbe o dei fiori, appuntare data, ora e luogo di ritrovamento, e infine recideva con cura e disponeva tra fogli di carta sottilissima i vari esemplari. Obiettivo: conservare il maggior numero possibile di esemplari per poi studiarli diligentemente.Dal giorno in cui iniziò le lezioni e vide per la prima volta un mappamondo sulla scrivania nacque in lei un profondo interesse nel viaggiare, nell’esplorare tutti i vari luoghi e tutti i vari fiumi possibili da osservare. Tutto ciò rimase però un sogno irrealizzato perchè Mercedes alla fine si sposò, ebbe due figlie e perciò le sue necessità cambiarono. Sebbene Eduardo non le avesse mai proibito di coltivare i propri interessi, sebbene non le avesse mai mostrato un atteggiamento ostile da marito-padrone, lei capì che il suo ruolo ora era diventato quello di moglie e di madre. Tuttavia sollecitò nelle figlie un amore profondo per la natura e infuse ideali quali l’emancipazione e l’educazione femminile.
Il tempo scorre come l'acqua di un fiume, senza fermarsi mai.
Alba è ormai una donna. Un nuovo amore - seppur clandestino e segreto - si affaccia nella sua vita, e ciò la porterà a scoprire mille lati nascosti della sua persona, della sua anima nonchè della sua stessa passione per la botanica. Insieme a Heinrich Willkomm scopre un fiore raro - una Saxifraga - dalla forma a campana, di colore bianco e con uno stelo davvero corto. Un fiore che poi prenderà il suo nome - quello di Alba, di Saxifraga Alba - e di cui poi lo studioso tedesco ne diffonderà la conoscenza in un'importantissima conferenza parigina. Questa storia d'amore però non ha modo di proseguire: lui è sposato, ha una vita ricca di impegni, una moglie e due figli; e quando il destino inizia a regalarti delusioni e amarezze, ecco che di seguito ne compaiono altre, e altre ancora, alla stessa velocità di una biglia che viene lasciata cadere lungo un piano inclinato.
La madre muore. Un dolore così grande, così profondo, così viscerale. Alba è sconvolta al punto tale da smarrirsi letteralmente nei pensieri. Abbandona i suoi studi, la botanica. Il padre, sull'orlo di una crisi emotiva, sembra essere stato inglobato in una nuvola di vapore - colma di tristezza - così densa e fitta da non riuscire nemmeno più a vederlo: nè la sua sagoma, nè la sua voce. Eduardo ha perso tutto, e con tutto si intende tutto, anche la sua compagnia ferroviaria che nel frattempo era fallita e perciò si era ritrovato a vendere i beni più cari che possedeva, pezzi di una vita passata insieme a Mercedes, ritrovandosi così accerchiato dal niente.
"Il tempo è per le persone che sono vive, e lì sono morti tutti un poco insieme a Mercedes"
Sarà Angel - fratello di un vecchio socio di Eduardo - a ristabilire una sorta di normalità e ordine, seppur apparente. La proposta di una nuova vita che sconvolge Alba la conduce verso una nuova donna: non una semplice donna ma una moglie che stavolta ha di fronte a sè un futuro con maggiori speranze. Ritrova quel vecchio amore per la natura, per la botanica e in un certo senso ritrova quell'amore che sapeva tuttavia di tristezza perchè legato al ricordo più doloroso della sua vita, cioè quello di una madre che non c'è più, che non tornerà più.
E' proprio durante il giorno delle sue nozze che Alba riceve quel famoso pacco misterioso citato all'inizio del racconto; e allora adesso sarà chiaro al lettore chi poteva essere questo mittente così misterioso. Ebbene si, proprio lui, lo studioso tedesco Heinrich Willkomm con la quale - per tutti questi anni - aveva ricevuto nel frattempo continue lettere senza mai però rispondere, indice di un amore forse non del tutto finito, prova di qualcosa rimasto in sospeso, obbligo ineluttabile di assoluta riservatezza.
Così quelle lettere iniziarono ad essere una costante della vita di Alba. Una presenza assidua di una vita che sapeva di fresco, di pulito, di rinascita ma che (soprav)viveva ancorata ai ricordi.
Così quelle lettere iniziarono ad essere una costante della vita di Alba. Una presenza assidua di una vita che sapeva di fresco, di pulito, di rinascita ma che (soprav)viveva ancorata ai ricordi.
"Perchè anche i ricordi hanno il loro posto, sebbene non siano più padroni del suo presente. E' pronta a gettare radici tanto forti da spaccare le pietre, come la Saxifraga Alba. Pronta a forgiarsi una vita piena di bellezza nuova e vibrante.
<<Sceglierò la mia strada nella vita e la coprirò di fiori.>>"
<<Sceglierò la mia strada nella vita e la coprirò di fiori.>>"
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In questo modo capiamo come il romanzo storico di Claudia Casanova sia diventato un inno alla vita nonchè un emblema della vita stessa che come tutti sanno è fatta di speranze, di paure, di rinunce, di dolori. Alba diventa simbolo dell'emancipazione femminile e del non dover per forza rinunciare ai propri sogni.
Un racconto piacevole che sa di freschezza e un linguaggio semplice che sa di realtà. Claudia Casanova ha saputo veramente interagire con il lettore; sono del parere che il rapporto scrittore-lettore debba essere paritario e che sia necessario esprimersi nella maniera più chiara possibile, evitando inutili riletture - se non per scopo personale di voler rileggere un testo Completamente - che appesantiscono una storia che magari nasce per essere semplicemente raccontata.
E' super apprezzabile l'idea di celare dietro la finzione letteraria, una vicenda romanzata di una donna realmente esistita: Blanca Catalàn de Ocòn, la prima botanica spagnola. In questo modo Blanca diventa simbolo di tutte quelle donne "sconosciute" nella storia reale che hanno portato enormi contributi al progresso della scienza, pur rimanendo nel silenzio dei secoli; e allora si capirà facilmente come nel complesso questo libro diventi anche un profondo inno alla Donna, alla sua forza, alla sua determinazione, alla sua enorme ma stupenda complessità.
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